
Bugia (Ripa, 1625) - Chevalier d’Arpin
Série de l'image :
Cesare Ripa, Della novissima Iconologia... , Padoue, Tozzi, 1625
1625
Traitement de l'image :
Image web
Analyse
Annotations :
1. « Donna giovane brutta ma artifitiosamente vestita di color cangiante, dipinto tutto di mascare di più sorti, & di molte lingue, sarà zoppa, cioè con una gamba di legno, tenendo nella sinistra mano un fascetto di paglia accesa.
Vestesi artificiosamente, perché, con l’arte sua ella s’industria di dare ad intendere cose che non sono. La veste di cangiante dipinta di mascare, & di lingue dimostra l’incostanza del bugiardo, il quale dilungandosi dal vero nel favellare, da diversa apparenza di essere a tutte le cose, & di qui è nato il proverbio che dice : Mendacem oportet esse memorem. Il fascetto… »
2. P. 82. Prima parte.
Vestesi artificiosamente, perché, con l’arte sua ella s’industria di dare ad intendere cose che non sono. La veste di cangiante dipinta di mascare, & di lingue dimostra l’incostanza del bugiardo, il quale dilungandosi dal vero nel favellare, da diversa apparenza di essere a tutte le cose, & di qui è nato il proverbio che dice : Mendacem oportet esse memorem. Il fascetto… »
2. P. 82. Prima parte.